Un confronto tra i vari tipi di conto corrente e relative caratteristiche.
- Tipologie di conti.
- Pignorabilità e successioni.
- Conclusioni circa i conti correnti.
Il conto corrente è sicuramente lo strumento finanziario più conosciuto e utilizzato di sempre.
Tutti sappiamo infatti cos’è un conto corrente in quanto lo usiamo continuamente per accreditare lo stipendio, versare e prelevare denaro, domiciliare bollette e così via.
Oltre a quello tradizionale, l’era digitale ha portato alla nostra attenzione anche la possibilità di aprire un conto corrente online che, senza spese aggiuntive, ci permetta di usufruire di servizi sempre più avanzati.
Anzi, un conto corrente bancario online può essere molto conveniente, soprattutto se ad aprirlo sono giovani, studenti e, addirittura, bambini (di fatti un conto corrente può essere aperto anche da un minorenne).
L’obiettivo è permettere ai giovanissimi di iniziare a risparmiare, e quale potrebbe essere il modo migliore se non aprire un conto corrente gratuito?
Anche un under 30 può puntare a un conto a zero spese, sfruttando promozioni online per ottenerne uno senza imposta di bollo, dedicato a chi non ha troppe esigenze ma non vuole di certo rinunciare a gestire il proprio conto dallo smartphone tramite internet banking.
Forse è banale precisarlo ma non esiste la migliore banca per aprire il miglior conto corrente in assoluto. Ci sono troppi fattori in gioco da valutare, per cui determinare il conto corrente migliore diventa, alla fine, una questione personale.
Sicuramente un calcolo sulla giacenza media del conto ci permette di controllare se possiamo evitare il costo dell’imposta di bollo sullo stesso, mentre una verifica circa tassazione e interessi risulta sempre più che opportuna.
È il momento di affrontare il discorso nel dettaglio, preparati ad una analisi dei vari tipi di conti e delle loro caratteristiche, impara come aprire e chiudere un conto corrente online e confronta con noi ogni tipo di conto corrente o controlla se il tuo ha tutte le caratteristiche per essere quello perfetto per te.
Tipologie di conti
Innanzitutto è giusto distinguere “conto corrente” da “IBAN”.
L’IBAN (International Bank Account Number) è il numero internazionale del conto corrente e contiene i numeri del conto corrente stesso preceduti dall’“ABI”: il codice della banca a cui il conto è riferito e dal “CAB” che identifica invece la filiale.
La società Hype rende la gestione del denaro semplice e smart e consente ai titolari di avere un conto con IBAN, una carta ricaricabile Mastercard contactless e una app innovativa a condizioni molto vantaggiose e inoltre offre i seguenti bonus:
- inserendo il codice SUPER, all’apertura del prodotto NEXT, si riceveranno un bonus di 20€ alla prima ricarica;
- inserendo il codice PREMIUM25, all’apertura del prodotto PREMIUM, si riceveranno 25€ alla prima ricarica.
Bunq è nata nel 2015 nei Paesi Bassi. È una banca indipendente che aspira ad eliminare le barriere del settore bancario tradizionale. Gli utenti possono condividere i conti bancari con chi vogliono, pagare in tutto il mondo con Maestro, Mastercard e Travel Card.
Offre due tipologie di conto e una carta di viaggio:
- Conto Personale Premium
- Conto Business per imprese
- Travel Card
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Il “BIC” del conto corrente è invece un numero identificante la banca a livello internazionale e non compare sull’IBAN.
L’IBAN del resto viene usato per identificare il conto del mittente e del destinatario di un bonifico, anche se un bonifico SEPA può essere effettuato anche senza conto corrente, versando i contanti direttamente in banca e presentando i propri documenti (il cosiddetto bonifico per cassa).
Detto ciò, abbiamo già visto che il titolare del conto corrente determina in sostanza la tipologia dello stesso oltre che la possibilità di usufruire di promozioni sull’apertura e di aprirne addirittura uno gratis, online o in filiale. Vediamo ora alcune tipologie:
- Conto corrente per minorenni: a partire dai 12 anni circa fino ai 17, sono convenienti anche se con consone limitazioni
- Conto corrente per giovani: indicati per la prima fascia d’età dopo i 18 anni, si caratterizzano per la funzionalità di home banking onnipresente e generalmente sono conti correnti a 0 spese
- Conto corrente per studenti: specifico per studenti e titolari in fascia d’età 20-30, è un conto corrente a canone zero e con una serie di servizi gratuiti
- Conto corrente per la famiglia: è un conto corrente cointestato e quindi in cui più soggetti possono operare come titolari. Può essere a firma congiunta in cui i movimenti possono essere messi in atto con il benestare di tutti i contitolari o a firma disgiunta che permette maggiori libertà dei singoli. Per natura una famiglia si basa sulla fiducia, tuttavia bisogna chiarire che nel caso del tradizionale conto corrente, se intestato solo al marito per esempio, i diritti della moglie potrebbero venire meno.
- Conto corrente condominiale: un conto dove transitano somme versate in quote dai condomini e utilizzate poi per fra fronte ai costi di manutenzione condominiale e relative spese varie
- Conto corrente aziendale e per partite iva: un conto corrente business studiato per imprese e liberi professionisti che include servizi online ad hoc come sistemi gestionali per archiviare documenti
- Conto corrente per associazioni: un conto corrente spesso senza imposta di bollo che permette di effettuare pagamenti e ricevere donazioni, dedicato ad associazioni ed enti no profit
- Conto corrente di corrispondenza: un contratto a tutti gli effetti tra ente creditizio e titolare basato sul rapporto giuridico del mandato secondo il quale il cliente (mandante) ordina alla banca (mandatario) di compiere atti per suo conto e per cui decide le operazioni da includere o escludere dall’operato del proprio conto
- Conto corrente postale: in alternativa, anche tramite la posta è possibile aprire un conto corrente, cointestato o classico
Qualora decidessimo di chiudere un conto corrente poi, possiamo liberamente farlo recandoci allo sportello della banca e compilando un modulo di chiusura del relativo conto. In alternativa si può adempiere a questa incombenza anche mediante raccomandata a/r.
Ma quanto costa chiudere un conto corrente?
Salvo rari casi, la chiusura del conto non comporta costi, infatti come viene esplicitato per l’apertura, anche per la chiusura viene riportato che il costo è nullo.
Pignorabilità e successioni
Il pignoramento del conto corrente può avvenire qualora vi sia in atto una procedura di recupero crediti per cui si proceda, secondo legge, a una espropriazione forzata.
Viene quindi attuato un blocco del conto, richiesto dal creditore e disposto dalla banca.
Nel caso di lavoratori dipendenti e pensionati ci sono dei limiti di pignoramento del conto identificati nella parte eccedente il triplo del valore dell’assegno sociale. Per il denaro accreditato in data posteriore alla notifica di pignoramento il limite stabilito per il blocco è invece un quinto.
Il pignoramento può essere effettuato sia sul conto corrente aziendale che su quello personale.
Nel caso specifico di pignoramento di un conto corrente cointestato, il debito personale non si estende, per ovvie ragioni, al cointestatario.
Alla domanda: “Quanto dura il pignoramento del conto corrente?” possiamo solo rispondere che il perdurare è protratto fino al completo saldo del debito.
Ci si può comunque apertamente opporre producendo una lettera di richiesta di sblocco del conto corrente.
Se poi subiamo un pignoramento da parte dell’Agenzia dell’Entrate possiamo comunque chiedere entro 60 giorni la rateizzazione del debito e, una volta accettata la richiesta e pagata la prima rata del piano d’ammortamento, possiamo assistere allo sblocco del conto corrente pignorato da Equitalia.
Va messo in chiaro che non esiste un conto corrente non pignorabile.
Sfatiamo quindi il mito che esistano conti con maggiori diritti, abbandoniamo il sogno di aprire un conto in Svizzera ed evitiamo di cercare dove convenga aprire un conto corrente all’estero in generale perché sarebbe tutto tempo sprecato.
Una volta affrontato il tema dei pignoramenti ci spostiamo su un altro tema che è necessario affrontare: la successione del conto corrente.
In caso di decesso del titolare del conto, quanto depositato sarà congelato e andrà ai legittimi eredi che avranno l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione.
Il congelamento permette il prelievo dal conto fino a prima del decesso, in seguito, per evitare che in fase di definizione dell’eredità venga svuotato, non è consentito.
Questa misura serve inoltre nel caso sia presente una delega sul conto corrente, per evitare l’appropriazione indebita di somme appartenute al defunto e, questa precauzione viene estesa anche per i conti cointestati.
Nel caso di mancanza di eredi o di rinuncia all’eredità si procederà alla chiusura del conto del defunto senza successione e quindi alla sua normale estinzione.
Se invece si porta avanti la procedura di successione, una volta identificati i legittimi eredi ed esibita copia di dichiarazione di successione, i tempi sono maturi per lo sblocco del conto corrente.
A questo punto va versata una tassa di successione del conto corrente che è variabile.
Le tasse di successione infatti variano in base al grado di parentela e vanno dal 4% al 6% delle somme depositate sul conto.
Conclusioni circa i conti correnti
In definitiva in questo articolo abbiamo trattato vari aspetti dei conti, da come aprire e chiudere un conto corrente a come valutare se sia possibile evitare imposte di bollo e costi di varia natura con lo scopo di ricercare il miglior conto corrente a zero spese, imparando anche come sbloccare un conto corrente bloccato (per pignoramento o per indagini di successione),
Nella speranza di aver chiarito la maggior parte dei dubbi e di aver fornito un valido aiuto alla risoluzione di controversie, auguriamo a tutti i risparmiatori una buona ricerca del miglior conto corrente possibile, online o presso la vostra filiale di fiducia.