Scopriamo cos’è il crowdfunding e come può essere sfruttato.
Il crowdfunding deriva dai termini inglesi “crowd” e “funding” la cui traduzione è rispettivamente “folla” e “finanziamento”, il suo significato allude quindi a un tipo di finanziamento collettivo, “un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere sforzi di persone e organizzazioni” come riporta anche Wikipedia.
È un fenomeno nato negli Stati Uniti e in Australia che si contraddistingue principalmente come iniziativa economica a carattere benefico o socio-culturale ma anche, in alternativa, come progetto d’investimento. Si basa quindi sulla volontà di più persone di offrire liquidità attraverso una raccolta fondi che spesso avviene online mediante piattaforme apposite.
Vediamo di analizzarne le caratteristiche e come può essere impiegato in concreto.
- I Modelli di crowdfunding
- Le piattaforme di crowdfunding
- Conclusioni a riguardo del crowdfunding
I modelli di crowdfunding
Come anticipato, il crowdfunding ci permette di raccogliere denaro a fondo perduto, in favore di una giusta causa, in base al principio per cui l’unione fa la forza, ma rappresenta anche una forma di investimento in cui mettiamo liquidità a disposizione di società e startup.
Il modello originario è quello riconducibile alla donazione che viene impiegato per iniziative non a scopo di lucro e che può eventualmente ricevere in cambio una ricompensa:un riconoscimento simbolico come, per esempio, un oggetto non di valore o un semplice ringraziamento pubblico.
Vi sono, tuttavia, altri due modelli di crowdfunding che vengono utilizzati anche in Italia anche se attualmente l’unico ufficialmente regolarizzato è l’“Equity Crowdfunding”, disciplinato dal Decreto n. 179 del 2012 con lo scopo di favorire strade alternative al credito bancario per ottenere finanziamenti.
L’altro modello è definito “Lending Crowdfunding” e che ha rappresentato anch’esso in Italia una valida alternativa ai finanziamenti bancari, spesso non comodamente sfruttabili da imprese e startup.
Per quanto riguarda l’Equity Crowdfunding possiamo affermare che, così come avviene per l’acquisto di quote azionarie di PMI o startup pubbliche, allo stesso modo attraverso questo canale si diventa azionisti per una società privata in cui, in cambio della liquidità degli investitori, vengono rilasciate quote societarie o azioni (classiche o dematerializzate).
Il crowdfunding basato sul modello equity è un investimento a tutti gli effetti e, come tale, presenta tutti i vantaggi e rischi di questo strumento finanziario. Investire nella crescita di una società vuole dire credere fermamente nel suo valore tanto da scommettere su di essa impiegando i propri risparmi anche con il rischio di perderli tutti. Molte startup, per esempio, non riescono ad avere successo nella fase iniziale di sviluppo per svariati motivi e il loro fallimento sarà anche il fallimento degli investitori che hanno scommesso su di loro. All’opposto, in caso di successo, si riceveranno dividendi che, sommati ai benefici derivanti da agevolazioni fiscali legate ai costi sostenuti durante la fase di raccolta fondi, permetteranno agli investitori di guadagnare.
Va da sè che è sempre consigliabile una strategia basata sulla diversificazione del portafoglio come principale forma di tutela da rischi.
A differenza di questo tipo di investimento, il Lending Crowdfunding si basa su un prestito di liquidità in cambio di interessi nel rimborso del capitale prestato.
Un settore che ha avuto un buono sviluppo è quello del crowdfunding immobiliare che ha permesso a molti privati di accedere al mondo degli investimenti immobiliari senza dover disporre di grosse cifre.
Il real estate crowdfunding ha infatti aperto le porte a tanti nuovi investitori soprattutto attraverso portali online come per esempio Walliance, garantendo di fatti nuova linfa vitale a questa nicchia di mercato.
Le piattaforme di crowdfunding
Le piattaforme di crowdfunding non sono altro che siti che offrono servizi di investimento, autorizzati e vigilati dalla Consob (secondo quanto disposto dall’art. 3 del MiFID) per quanto riguarda il modello equity; autorizzate e vigilate dalla Banca d’Italia per quanto riguarda invece le piattaforme P2P Lending.
Sostanzialmente si occupano di offrire una vetrina ai vari progetti che possono essere comodamente valutati dai potenziali investitori, ricevere e trasmettere poi gli ordini di quest’ultimi facendo quindi incontrare domanda e offerta.
I progetti presentano un obiettivo in termini di budget da raggiungere all’interno di una determinata scadenza temporale. Nel caso si raggiunga l’obiettivo si da avvio al progetto e quindi si perfeziona l’investimento, ma in caso di mancato raggiungimento dello stesso non accadrà nulla: ai singoli investitori non verrà addebitato il capitale offerto e l’ammontare (insufficiente) non verrà naturalmente versato al promotore del progetto.
Può anche capitare, per esempio, che per il modello equity un progetto vada in overfunding e cioè che i capitali raccolti siano superiori all’obiettivo prefissato. In questo caso il promotore potrà decidere di proseguire la raccolta e cedere quote in percentuale ridotta ma con maggior valore finanziario.
Da un portale all’altro, poi, varia il modo in cui vengono riscosse le commissioni. Alcuni portali trattengono una certa percentuale sul capitale raccolto per ogni progetto, altri invece ricevono somme direttamente dai promotori.
Le piattaforme di crowdfunding in Europa sono in forte ascesa, stanno aumentando di numero e alcune si stanno specializzando in determinate nicchie di mercato.
Un esempio è rappresentato da Aescuvest International, con sede a Francoforte.
Nasce nel 2015 con lo scopo di creare campagne di crowdfunding per favorire progetti tedeschi in ambito di MedTech, BioTech, Digital Health oltre a servizi e prodotti sanitari. Dal 2018, con l’avvio del sito internet, ha rivolto la sua attenzione ad aziende sanitarie e investitori di tutta Europa, vantando una stabile collaborazione con l’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (EIT Health).
Rappresenta la prima piattaforma europea dedicata al crowdfunding nel settore sanitario, un grande e vivace mercato trainato dall’innovazione che offre vantaggiosi tassi di crescita. Aescuvest International da a investitori retail, business angels e venture capitalist l’opportunità di effettuare investimenti all’interno di un mercato promettente, caratterizzato da rendimenti superiori alla media.
Clicca qui per collegarti al sito Aescuvest InternationalNel nord Europa invece, esattamente in Filandia, ha sede Fellow Finance, una società nata nel 2013 che si occupa di prestiti P2P e cha la prerogativa di interfacciarsi direttamente con finanziatori e promotori. Gli investitori che si affidano a Fellow Finance possono contare sul supporto offerto dal marketplace per individuare e selezionare i vari promotori, i quali vengono valutati dal sito in base al rischio di credito per ogni prestito richiesto, secondo una attenta analisi dei dati finanziari.
Fellow Finance risulta essere uno dei siti più sicuri per il crowdfunding e offre ai propri investitori la possibilità di diversificare il proprio portafoglio investimenti in base al numero di prestiti da loro deciso a proprio piacimento, garantendo un indice di volatilità pari allo 0,84% da luglio 2014 ad oggi, dato che per trasparenza viene mostrato direttamente sul sito insieme ad altri risultati raggiunti dalla piattaforma nel tempo.
In caso di crediti in sofferenza, Fellow Finance garantisce inoltre la restituzione del 70% del capitale investito, ponendo un limite alle possibili perdite, caratteristica assolutamente da non sottovalutare.
Clicca qui per collegarti al sito Fellow FinanceDegno di nota è anche Lita.co, il primo gruppo europeo di equity crowdfunding specializzato nell’Impact Investing,con sedi a Parigi, Marsiglia, Bruxelles e Milano.
Lita.co promuove investimenti a favore di imprese ad impatto sociale ed ambientale positivo, prestando molta attenzione al concetto di sviluppo sostenibile, riconoscendolo come una forma di sviluppo economicamente efficiente, socialmente equo ed ecologicamente supportabile. Il loro scopo è quello di dare sostegno alle aziende più meritevoli, offrendo completa trasparenza nei confronti degli investitori, ma responsabilizzandoli anche nella creazione di un portafoglio in linea coi loro valori, i quali vanno oltre i comuni principi finanziari. Essi includono, infatti, anche profondi criteri etici e sociali, puntando a una democratizzazione dell’impact investing che permetta a chiunque di investire a partire da appena 100€.
Clicca qui per collegarti al sito Lita.coConclusioni a riguardo del crowdfunding
Il crowdfunding è uno strumento che deve il suo successo alla praticità di utilizzo e alla facilità con cui i soggetti, da entrambe le parti, possano accedervi in maniera semplice e comoda attraverso le piattaforme online.
Un lato molto interessante è quello di poter unire la possibilità di accedere ad investimenti finanziari, alla volontà di offrire il proprio sostegno a startup innovative e PMI che necessitano di fondi.
La forte ascesa di cui abbiamo parlato è testimoniata anche dai numeri: basti pensare che dal 2017 al 2018 i fondi raccolti tramite crowdfunding sono più che triplicati e che il 2019 ha continuato a dare seguito a questo trend in aumento. È quindi auspicabile che il crowdfunding abbia un lungo e sereno futuro avanti a sé.