Analizziamo i piani di accumulo per un confronto accurato.
I Piani di accumulo capitale (PAC) rappresentano uno dei principali strumenti finanziari per accumulare risparmi nel tempo in maniera flessibile e sicura tramite versamenti periodici anche modesti.
Accrescere i propri risparmi tramite un piano di accumulo significa incrementare progressivamente il proprio capitale senza correre particolari rischi, in modo simile a come abbiamo visto avvenire per i Conti Deposito. Ma ogni piano di accumulo presenta dettagli differenti. È quindi necessario effettuare un confronto comparando le varie linee di investimento, un calcolo delle commissioni, un’analisi delle performance, tutte cose che sicuramente imparerai a fare con la pratica e leggendo questa guida che ti illustrerà gli aspetti fondamentali da valutare nella scelta del miglior piano di accumulo per te.
- Come funziona un Piano di Accumulo Capitale (PAC)?
- Come scegliere i migliori piani di accumulo capitale?
- In conclusione: i vantaggi di un PAC
Come funziona un Piano di Accumulo Capitale (PAC)?
Come anticipato, un Piano d’accumulo consiste in un progetto in cui l’obiettivo finale è accumulare un capitale nel tempo.
Ma il capitale stesso costituisce per il risparmiatore, oltre che il fine ultimo, un mezzo di ottimizzazione dei risparmi. Infatti i piani di accumulo utilizzano proprio il capitale, crescente nel tempo, per investire sul mercato finanziario secondo linee di investimento che ci permettono di fare salire la curva dei guadagni nel tempo ma che, d’altronde, potrebbero rappresentare anche un rischio per i nostri risparmi, con risultati in netta contrapposizione a quelli sperati.
È di fondamentale importanza definire: obiettivi, orizzonte temporale e propensione al rischio per costruire il proprio portafogli, bilanciato secondo questi criteri. Uno dei principali strumenti finanziari che possono essere utilizzati a questo scopo, lo abbiamo conosciuto nell’apposito articolo, sono gli Exchange Traded Funds (ETF), un modo comodo e semplice per diversificare il proprio portafoglio, senza esporsi troppo a costi e rischi.
L’importo delle somme che si andranno a versate nel PAC sono completamente libere ma possono essere individuate facilmente attraverso un calcolo basato sul nostro reddito e sulle spese che dobbiamo sostenere ogni mese. Mediante questi due fattori possiamo definire a grandi linee la nostra disponibilità al risparmio e in seguito decidere la percentuale di essa che vogliamo destinare al nostro piano.
La durata del piano, allo stesso modo, è a discrezione di ogni risparmiatore, il quale gode di un’ampia flessibilità nel determinarla anche se è consigliabile prediligere orizzonti almeno medi (oltre i 5 anni) per ottenere buoni risultati.
Si possono anche utilizzare simulatori di PAC, i quali, tenendo conto dell’importo delle rate versate, della frequenza delle stesse e della durata del piano, possono mostrare una previsione di rendimento abbastanza accurata.
Se vogliamo fare un esempio, tenendo conto di questi fattori e ipotizzando un rendimento annuo lordo pari al 5% (basso rispetto alla performance storica media di una soluzione d’investimento bilanciata, alla luce dell’andamento dei mercati finanziari) e sottraendo tutti i costi, diciamo che investendo un capitale iniziale di 5.000 euro e accantonando 300 euro al mese per 10 anni, avremo un guadagno netto, al termine del piano, di oltre 50.000 euro.
Come scegliere i migliori piani di accumulo capitale?
I piani di accumulo sono degli strumenti che, per come vengono costruiti e presentati al pubblico, costituiscono dei veri e propri prodotti venduti ai propri clienti da banche, compagnie assicurative che operano nel ramo vita, piattaforme di consulenza finanziaria online nonché dalle Poste Italiane.
Se da un lato il rendimento del piano di accumulo è variabile in base all’andamento del mercato e alle scelte che facciamo in esso (a fronte anche delle proposte che ci vengono presentate), dall’altro alcuni elementi sono oggettivi e devono essere tenuti senza dubbio in considerazione nella scelta. Stiamo parlando dei costi.
Oltre a quelli di sottoscrizione e gestione, sono a carico del risparmiatore gli oneri legati al sistema di versamento che nel lungo periodo possono avere un’incidenza notevole. Inoltre vi è anche la possibilità di sottoscrivere una polizza assicurativa a tutela di particolari situazioni e con lo scopo di assicurarsi il completamento del piano prefissato nonostante imprevisti quali invalidità permanente dovuta a malattia o infortunio. Anche il costo di queste coperture può essere decisamente rilevante.
Bisogna quindi confrontare i vari PAC scegliendo quali caratteristiche devono presentare, evidenziandone i costi e calcolandone il peso nel lungo periodo.
Moneyfarm è il principale sito italiano di consulenza finanziaria online, votato per cinque anni consecutivi (tra il 2016 e il 2020) come migliore servizio consulenziale italiano.
In base agli elementi che abbiamo enunciato, offre alla propria clientela portafogli d’investimento ad hoc occupandosi di ribilanciare il portafoglio nel tempo, in base all’andamento del mercato e alle previsioni dei propri consulenti. Inoltre i piani di accumulo di Moneyfarm, come molti sul mercato, non hanno vincoli di sorta in quanto si possono interrompere i versamenti, variare l’importo degli stessi e ritirare l’intero montante in qualunque momento senza penali.
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In conclusione: i vantaggi di un PAC
Come avremo capito la volatilità è parte integrante del mondo degli investimenti, tuttavia nel lungo periodo gli sforzi vengono sempre premiati e, per quanto riguarda i piani di accumulo, risentendo in maniera contenuta delle oscillazioni di mercato, causano tentazioni di “market timing” inferiori permettendo ai titolari di gestire meglio l’emotività che non sarà messa a dura prova da performance altalenanti e instabilità generale.
Essere titolari di un piano di accumulo, inoltre, ci può rendere ambiziosi e questo sentimento ci porterà a dare il meglio di noi stessi nel riuscire ad accumulare denaro e vedere le cifre aumentare, mese dopo mese, negli anni.
Insomma un fattore psicologico e una spinta emotiva che ci potrebbero tornare decisamente utili e influenzare la nostra vita, potendo fare affidamento su un capitale futuro che alla prima occasione in cui necessiteremo di liquidità ci farà pensare di aver fatto la scelta giusta.
È bene rassicurare infine i potenziali investitori che, sebbene il futuro sia ancora da scrivere, il mercato finanziario è governato da leggi che oramai hanno fatto la storia, tra crisi e prosperità.
Anche se il periodo storico in cui stiamo vivendo, essendo governato da una fase di recessione economica, sembra non portare a nulla di buono e a invitare a desistere dall’investire, la realtà è ben diversa.
I periodi di crisi sono inevitabilmente seguiti da riprese economiche evidenti, bisogna quindi sfruttare la fase discendente dei mercati, in cui l’ingresso degli investitori è favorevole, per poter godere al massimo del rimbalzo che avverrà successivamente, al momento dell’inizio della fase di ripresa economica.